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La Foresta Umbra

ESCURSIONI NEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO

FORESTA UMBRA : VERDI CRIPTE DEL PROMONTORIO DEL GARGANO

 

Tra le rocce solitarie dell'entroterra garganico, i boschi, perpetuatisi immutati nel tempo e nei secoli, hanno un tale rigoglio di vegetazione da non trovare facile confronto: sono alberi enormi che lanciano ad altezza impressionanti il folto groviglio dei rami dal quale la luce del giorno filtra a fatica e si affiochisce in una tenuita' di crepuscolo quando il sole non riesce a farsi strada tra le foglie.

In basso, alcune volte, a causa della perenne ombra, la vegetazione e' stentata e allora la foresta acquista l'aspetto di un immensa cripta sostenuta da gigantesche colonne; altre volte, invece, e' tanto spessa ed intricata da formare un viluppo di siepi, di sterpi, felci, arbusti, cosicche' l'intero bosco, dalle cime aeree sino ai tronchi, diventa un'unica muraglia verde, dove a stento qualche sentiero riesce ad aprirsi un varco.

La
FORESTA UMBRA (794 m.) impressiona per la bellezza degli esemplari, per il silenzio e la solitudine che vi regnano, rotti soltanto dal canto di miriadi di uccelli e dal rumore delle fronde degli alberi scosse dal vento.

È uno dei maggiori gioielli naturalistici dell'Italia meridionale (oltre 10.000 Ha) dove - tra l'altro - sono predisposti numerosi punti di sosta, sentieri pedonali, un centro visitatori con esposizione di importanti reperti preistorici rinvenuti nella zona, nonché la rappresentazione, con esemplari impagliati, della fauna locale.

 

I giganteschi alberi della Foresta Umbra
Fiori della Foresta Umbra

La flora qui e' ricca di specie, tanto da far attribuire al Gargano l'appellativo di giardino botanico.

Tra le piante che vegetano solo sullo Sperone d'Italia, vanno ricordate: Cytisus decumbens altus, Satureja fruticosa italica, Campanula garganica e Cardamine bulbifera garganica. Un'ulteriore caratteristica della flora è il gigantismo vegetale (macrosomatismo), sia nell'alborea che nell'erbacea.


Perché il nome Umbra.
L'origine è incerta, la più probabile che derivi da bosco ombroso. Qualcuno fa riferimento ai popoli Umbri qui rifugiati, altri pensano al nome di origine latina ab imbre, al di là dell'acqua, dato dalle popolazioni emigranti dall'Est verso l'Ovest, ossia dalle coste dalmate a quelle della Daunia.
Perché la foresta potesse essere fruita appieno, l'Amministrazione preposta ha predisposto, lungo le strade pubbliche, aree attrezzate per pic-nic, sosta, parcheggi auto e autobus, occupanti una superficie di complessivi Ha 35 circa.

Le aree per pic-nic sono delimitate con staccionate in pali di castagno e munite di tavoli rustici, panche, cestini portarifiuti e grate barbecues e di tabelle indicatrici con suggerimenti agli usufruitori; nei pressi delle aree di sosta sono predisposte capanne rustiche per ricovero in caso di pioggia; i sentieri che conducono nel cuore della foresta per ammirare non solo le varie associazioni vegetali o elementi della fauna locale, ma anche fenomeni di carsismo, aspetti archeologici connessi all'individuazione di stazioni litiche del paleolitico e del neolitico, villaggi medievali e aspetti geologici - sono delimitati con strisce di vernice gialla sugli alberi, sulle rocce.


La zona di
Vieste, a Sud verso " Testa del Gargano" ed a nord verso Peschici, e' una delle piu' interessanti sotto l'aspetto naturalistico sia per la vegetazione boschiva che per quella di colline e acquitrini.

Poco lontano dalla costa, da Vico e
Monte Sant'Angelo, da San Marco in Lamis a Cagnano Varano, si distende per un lungo tratto la Foresta Umbra, grande circa 11.000 ettari e comprendente i boschi Sfilze e Ginestra, dove, fra pini d'aleppo e faggi secolari, vegetano anche farnie, carpini bianchi e neri, carpinelle, allori, olmi montani e campestri, tigli, querce, castagni e quei tassi antichissimi che, probabilmente, sono tra i piu' vecchi alberi esistenti in Italia.

 

Si calcola che abbiano circa duemila anni di vita ed il tronco di alcuni esemplari supera i due metri di diametro.

Gli alberi piu' giganteschi dell'intero Gargano sono, tuttavia, due pini secolari : il primo, dell'eta' di settecento anni circa, viene denominato " Zappino dello scorzone", il suo tronco misura cinque metri di circonferenza e si trova tra Peschici e San Menaio ; l'altro di poco piu' giovane, e' lo " Zappino di don Francesco", in localita' Calenella.

Dalla Foresta Umbra, ai boschi litoranei collinari e lungo i costoni sino al mare, non meno interessante della flora e' la fauna.

Qui, spesso in esemplari unici, vive il capriolo, la martora, la faina, il tasso, il ghiro, l'istrice, il gatto selvatico, la volpe, il cuculo, il nibbio bruno, il nibbio reale, il falco pescatore, il rondone pallido, il rondone maggiore e, ancora, colombelle, colombacci e tortore.

 

Foresta Umbra nel Parco Nazionale del Gargano
Alberi della Foresta Umbra
Mappa della Foresta Umbra

Dove andare
 

Nella Foresta Umbra le principali localita' di visita sono i boschi di Iacotenente, Monte barone e Quarto, una immensa distesa di vegetali di alto fusto che fa pensare a colonnati e cupole di una sterminata cattedrale.

 

In questo ambiente naturale autentico, interrotto solo dalla presenza di un albergo-rifugio, il viaggiatore avventuroso puo' veramente spingersi ad esplorazioni primigenie ed alla fruttuosa ricerca dell'autentico e dell'inedito.

La Foresta Umbra, a 800 metri sul livello del mare, incantevole oasi di verde e di pace, al centro del promontorio, e' facilmente raggiungibile da ogni localita' del
Gargano.
La lussureggiante vegetazione e' molto varia con splendidi esemplari di lecci, faggi, abeti, aceri, carpini, tigli, pini neri,ecc..

Alcuni esemplari hanno dimensioni eccezionali, raggiungendo la circonferenza di quattro metri e l'altezza di cinquanta metri.

Nel punto piu' alto della foresta, a fianco della caserma Forestale, c'e' uno zoo-allevamento di daini, caprioli,ecc..

Il terreno è costituito da terra bruna forestale molto evoluta, di ottima capacità idrica, poggiante su substrato di dolomie e di calcari grigi compatti del Cretaceo.

Centro visitatori Foresta Umbra con: diorama del Gargano, tabelloni espositivi, reperti litici, xiloteca, ricostruzione di una stazione di carbonai, arboreo didattico.

 

 

IL CAPRIOLO ITALICO

 

La conservazione del capriolo italico nel Parco Nazionale del Gargano è una delle attività che le organizzazioni ambientaliste e naturalistiche hanno sempre tenuto a cuore.
 

Capriolo del Gargano

L'AMBIENTE

Il Gargano e' la subregione verde della Puglia, dove i boschi coprono il 20% della superficie, il quadruplo della media regionale.

Soprattutto la meta orientale dell'altopiano e largamente coperta da una coltre di vegetazione arborea spontanea, che si estende spesso sino alla costa.

Già verso i m 300 cominciano i faggi, che si addensano poi a dar vita, nella Foresta Umbra, a una delle più belle faggete italiane.

E' una presenza che può sorprendere, in una regione cosi meridionale e a quote relativamente tanto basse, poiché questi maestosi alberi gradiscono un clima caratterizzato da un'oceanicità alquanto pronunciata.

La loro presenza indica proprio la peculiarità climatica dell'altopiano garganico che, specie nella metà orientale, fruisce di un clima umido con inverno fresco e delle precipitazioni più elevate dell'intera Puglia.


La Foresta Umbra vera e propria (5.500 ettari), il cuore dei complessi demaniali forestali del Gargano (10.330 ettari), è il gioiello vegetale del Gargano e di tutta la regione pugliese.

L'intero complesso costituisce - per merito soprattutto di un'intelligente amministrazione forestale - un caso davvero esemplare di conservazione, gestione e attrezzatura per uso turistico d'un bene naturale. nel Centro Visitatori (ov'e una simpatica espressione naturalistica e un bel plastico dell'intero Gargano) si può avere una carta (1:25.000) con il tracciato dei sentieri, l'indicazione delle aree da picnic e di quella attrezzata per il campeggio, e delle principali mete naturalistiche.

In vicinanza del "centro visitatori" , un'oasi faunistica con daini e mufloni.

 

Interno della Foresta Umbra
Immagini della Foresta Umbra

La riserva è situata sul promontorio del Gargano, all’interno del Parco Nazionale.

La zona è caratterizzata da un’orografia piuttosto irregolare.

Presenta, infatti, un andamento altimetrico decrescente procedendo verso il confine sud, con una serie di piccoli rilievi a roccia affiorante cui si alternano piccole depressioni (cutini), dove confluiscono le acque piovane.

 

Un capriolo nella Foresta Umbra
Fauna nella Foresta Umbra
Ecoambiente della Foresta Umbra - Gargano - Foggia - Puglia - Italia

Museo naturalistico della Foresta Umbra
CENTRO VISITATORI

 

Museo Naturalistico aperto al pubblico nel 1975.
Si compone di una parte interna ed una parte esterna.
La parte interna è suddivisa in tre sezioni: una naturalistica, una archeologica, e un'ultima sezione in cui è presente un grande plastico in scale del Promontorio del Gargano.

All’esterno invece è stata realizzata la ricostruzione di un villaggio di carbonai e taglialegna, nonché relativo percorso didattico.

Museo Naturalistico della Foresta Umbra
Dintorni dell'Agriturismo Foresta Umbra

In località Dispensa, sulla destra della strada che dalla Foresta Umbra porta verso la costa, seguendo la Valle del Tesoro, si può ammirare il "colosso della foresta" (segnalato), un faggio alto circa 40 m e con circonferenza alla base di oltre 5 m.

Esemplari di gigantismo vegetale sono presenti in altri boschi dell'altipiano.


LA NATURA

Anche se molto ridotti, i pini d'Aleppo caratterizzano ancora circa 8000 ettari del promontorio garganico.
Li si trova specialmente nella fascia costiera nord-orientale e in quella sud-orientale.

Si spingono inoltre verso l'interno, sino a 6-700 m di quota, incuneandosi nel verde scuro dei querceti con chiazze più chiare.
Oltre che da faggi, nella Foresta Umbra la copertura arborea è però costituita in prevalenza da latifoglie, fra le quali dominano proprio le querce.

E' una varietà di specie (dai lecci ai cerri, alle roverelle, alle farnie e ai farnetti) ch'e difficile trovare altrove; commiste dapprima ai pini, si spingono fino a 800 m e oltre.

I lupi sono scomparsi dalla foresta, ma restano i caprioli, che costituiscono una popolazione indigena caratteristica per le ridotte dimensioni.
E cosi pure il gatto selvatico, la faina, il tasso, il ghiro, la martora, la volpe, lo scoiattolo e numerose specie di uccelli, fra cui il raro picchio dalmatino e rapaci come il gufo reale, l'astore, la poiana, lo sparviero.

Gl'incontri non sono rari, se ci si addentra lungo i sentieri.

Luoghi preferenziali per l'osservazione sono i cutini, piccole depressioni carsiche ove si raccolgono l'acque piovane, che rappresentano le uniche fonti naturali di abbeverata per la fauna.
Infatti le prime attività di monitoraggio su questa sottospecie endemica risalgono al 1995 e sono proseguite fino ad oggi, tramite l´Osservatorio Naturalistico del
Parco Nazionale del Gargano, ideato e gestito dal CSN Onlus.

 

Nella Foresta Umbra e nel Parco Nazionale del Gargano vive il capriolo italiano tipico dell’Italia centro-meridionale.

 

Questa linea potrebbe avere avuto un’origine più antica o potrebbe essersi distaccata come conseguenza dei movimenti delle popolazioni verso sud durante il tardo Pleistocene (Lorenzini et al., 2002).

 

Cervo della foresta Umbra
Scorcio della Foresta Umbra
Caprioli nella Foresta Umbra
Tronco di un albero della Foresta Umbra
Bosco della Foresta Umbra
 
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